L’ECCESSO DI BIANCO IN TESTA NEGLI AUSTRALIAN SHEPHERD NON E’ SINONIMO DI SORDITA’
SFATIAMO UN MITO!
PARLIAMO DELL’ECCESSO DI BIANCO IN TESTA NEGLI AUSTRALIAN SHEPHERD.
Tutto è partito da una domanda fatta in un gruppo sulla razza che è stata la seguente:
“Buonasera sono in cerca del mio primo cucciolo di Pastore Australiano e vorrei avere un’informazione da qualcuno che è esperto della razza: è vero che un cucciolo se nasce con tutta la testa bianca (macchie presenti solo sul resto del corpo) potrebbe avere gravi problemi di salute? Grazie a chi mi saprà rispondere ☺”
Dopo alcune risposte in cui si confermava il dubbio esposto e certezze che fosse un soggetto double merle, ho dato anche io la mia risposta che è la seguente:
“I problemi di vista o udito li avrai quasi sicuramente se è un doppio merle, altrimenti le probabilità che possa risultare eventualmente sordo sono alquanto improbabili, soprattutto se parliamo di soggetti di razza pura con pedigree. Senza pedigree il discorso si complica.”
In seguito alla mia risposta sono arrivate altre affermazioni totalmente errate dove si sosteneva che il rischio di sordità era medio alto e alquanto probabile anche in soggetti non double merle.
Ma arriviamo al nostro articolo sulla questione, proviamo ad approfondire certi argomenti e ad imparare tutti insieme. Non siamo scienziati, ma semplici appassionati che comunque cercano di studiare quello che gli scienziati scrivono.
Tutti gli studi sulla sordità dei cani riportano l’interazione di diversi geni come causa. Non è ancora chiaro come questa interazione causi la sordità e le teorie sono diverse sull’argomento. Una cosa abbastanza certa è però la alta presenza del bianco nei cani affetti da sordità.
Il gene principale che causa il bianco nei cani è il Locus S. Questo si divide in diversi alleli che interagendo tra loro aumentano o diminuiscono la quantità di bianco.
Copiamo e incolliamo una veloce spiegazione presa da internet:
Locus S o serie Spotting (macchie bianche)
Gli alleli della serie S condizionano la pezzatura bianca del mantello che nel cane è carattere recessivo o parzialmente recessivo rispetto al colore unito naturale. L’effetto di ciascun allele sulla distribuzione delle aree bianche e colorate è soggetto all’azione di geni modificatori che aumentano o diminuiscono l’estensione del bianco o del colore e la dominanza è spesso imperfetta sicchè c’è considerevole sovrapposizione fra i diversi genotipi quanto a estensione delle aree bianche.
Alleli della serie Spotting
S Colore unico ed uniforme con superfice corporea completamente pigmentata.
s\i (irish) Pezzatura irlandese che interessa alcune aree ben definite cioè muso, collo, petto, piedi, addome e punta della coda bianchi
s\p (piedbal) Pezzato
s\w Macchie bianche molto estese con poche e piccole macchie scure.
La dominanza di S sugli altri alleli varia da razza a razza ed in rapporto ai geni modificatori presenti. Solitamente S è dominante su s\i ma in combinazione con s\p o s\w (Ss\p—Ss\w)possono comparire aree bianche.
Concentriamoci sugli australian shepherd. Nell’australian gli alleli che principalmente la interessano sono S e s\i . Più raramente anche l’s\p può comparire (vedi soggetti con macchie bianche sul corpo o con il bianco che risale in modo eccessivo dalla zona ventrale del cane o dai gomiti o dalla grassella).
Altra importante precisazione è che non è ancora chiaro se l’eccesso di bianco confinato solo alla testa, sia causato dal Locus S. Ancora non si hanno studi definitivi in merito, ma sembrerebbe, il condizionale è d’obbligo, che sia un gene differente.
A prescindere da questo, torniamo sulla questione del bianco. Tutti gli studi confermano che la presenza di bianco nel mantello è molto presente nei soggetti che risultano avere problemi di udito. Sempre gli stessi studi confermano che tali soggetti, nella quasi totalità dei casi sono risultati soggetti con alleli s\p e s\w, quindi soggetti con quasi la totalità del corpo depigmentato, quindi bianco. Sempre gli stessi studi specificano che la maggior parte dei soggetti analizzati erano anche doppi merle, quindi M/M. Gli Aussies, lo scriviamo nuovamente, sono interessati quasi totalmente dagli alleli S e s\i che sono appunto le normali colorazioni bianche che vediamo nella razza, più o meno estese.
Questo è già sufficiente a confermare la mia risposta data in quel gruppo, ma entriamo più nel dettaglio e del perché si fa “terrorismo” su questo argomento.
Gli studi sulla sordità legata alla pigmentazione (perché non esiste solo questa come causa) evidenziano, in gran parte dei casi, che questa sia dovuta alla malformazione dell’orecchio interno e una degenerazione progressiva delle cellule ciliate. Quest’ultime, detto in parole povere, servono per sentire. Questa malformazione è spesso strettamente legata all’assenza dei melanociti e quindi alla pigmentazione.
Molti improvvisati pensano che se un cane ha anche solo l’orecchio bianco, ha molte probabilità di essere sordo – FALSO. Falso perché in primis l’orecchio interno e ben che meno le cellule ciliate, non le vedi ad occhio nudo guardando l’orecchio del cane. Inoltre, anche se si avesse una vista bionica e si riuscisse a vederle, non vedresti di certo una colorazione del tipo: se sono bianche è sordo, se sono nere ci sente 

E’ bene puntualizzare, inoltre, che se veramente la depigmentazione delle cellule ciliate fosse strettamente legata al locus S, sarebbe di fatto una condizione genetica e non tanto fenotipica su dove e quanto si localizzi il bianco, non essendoci molta correlazione con la colorazione della parte esterna dell’orecchio. Quindi in qualsiasi australian, essendo il locus S una condizione genetica generalizzata indipendentemente dal fenotipo, la probabilità di sordità sarebbe più o meno costante in tutti i soggetti, anche in quelli in cui la condizione genetica del locus S non si esprime con un fenotipo bianco. Cosa che in realtà non è, sia perché i casi sono molto rari nei soggetti con eccesso di bianco in testa, sia perché sono presenti anche casi di aussies sordi colorati perfettamente. Non esistono purtroppo studi specifici per la nostra razza, ma sappiamo che nelle razze con molto bianco o totalmente bianche determinate dal locus S (beagle, west, dalmata etc. ) l’incidenza della sordità è stimata in un range compreso fra il 5 ed 15 %, dove il 15% interessa quasi totalmente il Dalmata, mentre per le altre razze si attesta, appunto, al 5%. E l’Australian… non è una razza prevalentemente bianca, quindi possiamo supporre tranquillamente che l’incidenza di sordità dovuta al locus S sia anche inferiore al 5% e questa incidenza, ripetiamo, prescinde dal fenotipo, quindi prescinde dal fatto che il soggetto possa avere o meno troppo bianco in testa.
Da qui le false convinzioni e soprattutto il terrorismo nel dire che se un australian shepherd ha un eccesso di bianco in testa, ha una probabilità medio alta di essere sordo. Questo è vero solo se ci troviamo di fronte ad un soggetto doppio merle. Non è vero per soggetti merle o solidi, dove le probabilità restano bassissime.
Di fatti, sul sito di riferimento legato alle malattie genetiche della razza e cioè qui http://www.ashgi.org/home-page/genetics-info/color/deafness-white
è chiaramente scritto “Occasionally, Aussies that are not double merles who have these markings will be deaf in one or both ears.”. Non crediamo serva che vi traduciamo la parola “Occasionally”.
Capita poi di leggere astrusità del tipo che se lo standard non prevede l’eccesso di bianco in testa, ci sono motivi legati alla salute. Anche questo è FALSO. Vi facciamo presente come nei vari siti americani sulla razza si apprendano notizie che oggi farebbero rabbrividire, come ad esempio le soppressioni, appena nati, di cuccioli con troppo bianco, perché ritenuti malati. Questo avveniva poichè all’epoca, ai tempi in cui ASCA iniziò a redigere i primi standard di razza, l’ignoranza sull’argomento, nonché l’assenza di studi scientifici al riguardo, era tanta e anche a questa ignoranza è probabilmente legata l’esclusione di soggetti con troppo bianco dallo standard. Altra cosa curiosa che si legge è che fu proprio il problema dei double merle ad aver creato confusione in merito e ad aver spinto i primi redattori dello standard a penalizzare gravemente i soggetti con eccesso di bianco in testa, perché associati alla stregua dei double merle. Ultimo appunto per chi non lo sapesse, all’epoca, neanche troppo lontana oltretutto, era del tutto normale accoppiare due merle e basta andare a ritroso nei pedigree dei nostri cani per averne conferma.
Detto questo i casi di soggetti sordi con eccesso di bianco in testa e con pedigree, segnalati dai vari allevatori italiani, sono praticamente inesistenti. Naturalmente l’omertà potrebbe falsare questa affermazione, ma è anche vero che ormai è sempre più difficile nascondere certe cose.
In conclusione, finiamola di fare terrorismo su questa cosa, perché la gente purtroppo ci crede e parte premunita e con mille pregiudizi. L’eccesso di bianco in testa è una condizione che nella razza si può verificare tranquillamente, ma le probabilità che il soggetto sia sordo sono bassissime! Naturalmente non stiamo parlando di soggetti doppio merle, dove la questione è diversa e dove oltre a problemi uditivi sono presenti anche problemi oftalmici e di cecità.
Fabrizio Fusi e Marco Rosetti