Epilessia. Altro argomento dibattuto e al contempo, molto triste. Non entrerò molto nello specifico, perché è un discorso anche qui estremamente complicato.
Facciamo subito una premessa. L’epilessia è un disturbo che riguarda le funzioni cerebrali e si trasmette anche geneticamente (e non solo), ma ancora non è chiaro come.
Ci sono diverse forme di epilessia. Per farla breve, ma veramente breve, quella che può, ripeto può, essere ricollegata a fattori genetici è l’epilessia idiopatica o primaria. Si attribuisce questa definizione quando il soggetto non mostra evidenze legate ad altri fattori, vedi tumori, traumi, ingestione di veleni o cibi che hanno scatenato particolari reazioni. Quindi se dopo una tac, risonanza, lastra, analisi del sangue ecc, non si riscontrano sintomatologie ricollegabili ad una epilessia secondaria, si parla di epilessia idiopatica.
C’è poi quella secondaria che è appunto dovuta a tumori, traumi, malformazioni al cervello, ingestione di veleni, cibi tossici ecc.
Solitamente l’epilessia idiopatica si manifesta mediamente da un anno fino a 3 anni di età, ma ci sono casi anche di soggetti colpiti a pochi mesi di vita o in età adulta. Per questo è bene attendere il più possibile prima di mettere in riproduzione un cane. Io consiglio almeno di attendere fino ai 2 anni e mezzo, 3 meglio ancora, proprio per ridurre al minimo il rischio di mettere in riproduzione un soggetto epilettico. L’incidenza nella razza (4%), se rapportata a quella di altre razze, non è affatto trascurabile purtroppo e spesso tutti noi leggiamo casi di australian epilettici.
Vi mostro un video di un attacco epilettico avuto da un cane (non è un Aussie). Ho cercato di selezionare un video “guardabile”, anche se io faccio fatica a vedere anche questo, ma in rete ce ne sono molti altri se volete, ma io non sono riusciti a guardarli se non per qualche istante. Penso, però, sia utile per farsi un’idea di questa grave malattie che vuoi o non vuoi condizionerà la vita del cane non dandogli una lunga aspettativa e anche quella del proprietario.
Se volete approfondire l’argomento vi segnalo questa pagina facebook https://www.facebook.com/SaluteEpilessiaAussie/ gestita da Valeria Rapezzi, molto, molto utile non solo per capire meglio la malattia, ma anche per restare aggiornati sui soggetti portatori. Anche qui bisognerebbe aprire una parentesi non da poco. Purtroppo sono pochi gli allevatori che fanno coming out, che cioè dicono di avere avuto problemi di epilessia, quindi l’omertà è molto alta, ma l’augurio è che venga messa da parte e che si pensi prima al benessere dei cani e poi a quelli propri.