- Il carattere secondo lo standard di razza
Vediamo che dice lo standard:
“Il Pastore Australiano è un cane da lavoro intelligente, dal forte istinto da pastore e da guardiano. E’ un compagno leale e di energia sufficiente per resistere al lavoro tutto il giorno. Dotato di un temperamento sempre uguale, ha buon carattere, e raramente è rissoso. Può talvolta essere riservato in un primo approccio.”
Ecco, ora farò arrabbiare qualcuno, ma se così deve essere l’australian, il 90% dei nostri cani non rispecchierebbe lo standard. Si parla di cane da lavoro, ma come abbiamo già visto qui, il 99% dei nostri aussie è ormai da anni non più selezionato in base alle sue doti lavorative. Quindi, non me ne vogliate, ma oggi la razza non rispecchia lo standard quando si parla del carattere.
C’è poco da fare, l’ho già spiegato, è genetica e se non tieni conto delle attitudini che il cane può avere nel lavoro, queste si andranno perdendo. Oltretutto è risaputo che non servono chissà quanti anni perché questo avvenga. Esperimenti condotti sulle volpi hanno dimostrato che in appena quattro generazioni si riescono ad addomesticare… Non credo ci sia da aggiungere altro no?
Alcuni tratti, però, sono ancora ben visibili in gran parte degli esemplari, tipo la loro riservatezza con gli estranei, anche se non è sempre così e lo vedremo in seguito. Idem per il discorso che è un cane raramente rissoso. Ha un buon carattere, su questo penso che siamo d’accordo un po’ tutti.
- Il carattere nella realtà di oggi
Oggi la situazione è ben diversa. Premesso che etichettare ogni soggetto facente parte di una razza non credo fosse stato possibile nemmeno all’epoca. Ogni cane ha una sua individualità che può differire anche di molto tra i vari soggetti.
Oggi sicuramente però ci troviamo di fronte ad una variabilità caratteriale ben evidente. Questo sempre per il motivo di cui sopra, che spesso si seleziona per morfologia e non per carattere o doti specifiche per un lavoro. E spesso si riproducono soggetti molto aggressivi come soggetti estremamente remissivi.
Da qui si deduce che la variabilità caratteriale è presente anche in una stessa cucciolata. Anzi… è praticamente quasi sempre così! C’è però un piccolo vantaggio da non trascurare e cioè che bene o male parliamo di soggetti che raramente possono risultare molto aggressivi, perché alla fin fine, parliamo di soggetti che vivono con l’uomo e anche con altri cani ormai da 100 anni, quindi i soggetti molto aggressivi sono sicuramente una eccezione.
Possiamo però trovare soggetti con caratteri più forti, soggetti molto remissivi, soggetti più aperti tipo labrador, soggetti più schivi, soggetti con più tempra, meno tempra ecc. ecc. Io sinceramente ho visto di tutto nella razza. Io stesso che ho otto soggetti in casa, posso dire di avere 8 soggetti con 8 caratteri diversi e molti di questi sono imparentati tra loro. Ma anche vedendo soggetti fratelli dei miei, riscontro tranquillamente tanta diversità. E questo, ripeto, è normale, nel momento in cui non si va a fissare caratterialmente nulla.
Poi è logico che se hai un soggetto che sputa bava dalla bocca appena vede un estraneo, magari ci pensi due volte… ma non è poi così scontato. Inoltre, non dimentichiamoci mai che anche il proprietario condiziona molto il carattere di un cane, quindi anche questa è una variabile importante.
Di una cosa sono certo però… che è una razza che, se ben cresciuta, non è assolutamente difficile da gestire. Ora non voglio entrare nello specifico di come crescere un australian, non sono un educatore, ma se vi fidate di me, vi garantisco che problemi particolari di gestione non ce ne sono. Alla fine è una razza con un livello di energia medio basso a mio avviso e questa forse è una delle poche caratteristiche che gli sono rimaste degli aussie da lavoro.
Sfatiamo uno stereotipo e cioè “cane da lavoro, cane che deve fare molta attività fisica per sfogarsi”. NON E’ VERO!!!! Un cane da lavoro, in particolare un aussie, non è un cane che lavora dalla mattina alla sera no-stop. Anzi, ha pause molte lunghe, anche di settimane, in cui il cane semplicemente non fa nulla! Il cane si “spegne” e la razza ha questa grande capacità e cioè di spegnersi quando non c’è nulla da fare.
Quindi, nel momento in cui al cane si garantiscono le sue passeggiatine “pipì” e magari qualcosa di più impegnativo nei fine settimana, tipo una gita al mare o al lago, una passeggiata in montagna, ma anche uno stage di agility, di sheepdog, insomma una qualche attività che gli permetta di muoversi di più, per l’australian è più che sufficiente.
Ripeto… va saputo crescere logicamente, altrimenti, se vi ritrovate un cane iperattivo e rompi scatole, la colpa nel 99,99% dei casi non è del cane, ma vostra ;-)